martedì 25 novembre 2008

Quelle che gli uomini li pagano - da libero.it


Confermati i dati emersi qualche mese fa. È davvero caduto un tabù: le donne sono disposte a pagare per avere l'uomo che vogliono. Perché lo fanno? Per un sacco di (buoni) motivi

Si sentono sole, certo. Ma hanno anche voglia di fare sesso. Vogliono trasgredire, sì. Ma anche regalarsi qualche momento tutto per loro. Sono le donne che "vanno a uomini". Espressione raramente declinata al femminile eppure molto concreta. Lo rivela il secondo studio condotto dall'associazione "Donne e qualità della vita" su un panel di 5600 donne italiane di età compresa tra i 25 e i 55 anni. Una su cinque ha avuto a che fare con un gigolò, un uomo a pagamento (che fa più effetto).

Tra queste ci sono libere professioniste, impiegate, consulenti, manager, lavoratrici part-time ma anche casalinghe. Per un'ora d'amore (tenerezze, attenzioni, coccole, sesso: dipende dai casi) si possono spendere anche 100 euro. Per qualcosa di meno sbrigativo la tariffa sale: per un week end con un escort di un certo livello ci vogliono anche 1.000 euro (cifra che sarebbe disposta a sborsare il 18% delle intervistate).

Ma che faccia ha il gigolò dei sogni, che tipo è, come si comporta, è belloccio o brillante, giovane o attempato? La risposta a tutte queste domande c'è. Perché alle intervistate è stato anche chiesto di fare dei nomi famosi. In rapida sequenza: Massimo Giletti (28%), Carlo Conti (25%), Lamberto Sposini (16%), Max Giusti (15%), Ezio Greggio (8%).

Traduzione a braccio: le italiane per trasgredire vogliono un uomo rassicurante, mediamente acculturato - meglio se loquace -, brillante - per non dire comico -, non necessariamente un adone. E per averlo sono anche disposte a pagare. Viene da sé che se questo è il desiderio, l'uomo che hanno accanto (fidanzato, compagno, marito, amico del cuore) non è in grado di soddisfarlo fino in fondo. E non è mai troppo presto o troppo tardi per rimediare. Quattro intervistate su dieci hanno tra i 40 e i 50 anni. Per trovare da qualche parte dentro di sé il coraggio di fregarsene dei tabù, ci vuole coraggio. E per questo ci vuole una certa esperienza.

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