IN BRASILE
Kaingang, indigeni del Brasile, non hanno la cerimonia nuziale e non c’è un termine che significhi matrimonio.
La stessa parola viene usata sia per il rapporto sessuale che per mangiare. Il sesso, come il cibo, è sorgente di piacere; bambini e adolescenti si danno ad attività sessuali tanto liberamente quanto gli adulti fatta eccezione che i rapporti sessuali dovrebbero essere evitati fra genitori e figli e tra fratelli e sorelle. Comunque siano le strutture delle relazioni tanto gli uomini che le donne continuano a godersi rapporti sessuali al di fuori del loro legame. Se l’infedeltà è aperta e persistente, può nascere la gelosia e può essere chiesta una retribuzione.
ADULTERIO E STERILITÀ
Molte culture permettono l’adulterio quando uno dei coniugi è incapace di avere figli.
Gli Eschimesi insistono affinchè le loro mogli prendano un amante se restano per molti anni senza figli.
Nella Turchia rurale e in altre società, la poligamia viene praticata a risultato della sterilità della moglie.
Un costume simile era diffuso fra gli antichi Ebrei le cui mogli sterili assegnavano le loro serve come concubine ai loro mariti.
In tutti questi casi i figli appartenevano al gruppo familiare del marito.
OFFESA ALLA TRIBÙ
Il contatto extramatrimoniale che coinvolge membri di differenti tribù è severamente proibito.
Così è fra gli Akve-Shavante del Brasile. La vita di questa gente è basata sulla concorrenza tra gruppi di maschi imparentati. Nessun uomo avrebbe alcun risentimento verso un altro in caso di adulterio reale o sospettato, mentre al contrario l’adulterio che coinvolge un uomo di un’altra tribù è considerato un’offesa molto seria arrecata alla tribù.
Molte culture che vietano l’adulterio in generale lo permettono in occasioni specifiche con certe particolari condizioni.
L’eschimese presta la moglie ad un ospite durante la notte. L’adulterio viene condannato durante l’assenza del marito in alcune società.
Tra Swazi, in Africa, l’adulterio durante i lunghi periodi in cui il marito è assente da casa è persino apprezzato, perché permette così alla moglie di mettere al mondo dei figli.
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