mercoledì 26 novembre 2008

Caro, a cuccia! - da libero.it







Applicare al partner le stesse tecniche che si utilizzano per ammaestrare gli animali selvatici. Funziona: niente più calzini sul pavimento, niente corse in auto a velocità folli, niente nervosismi, niente ritardi agli appuntamenti. I trucchi in un libro


Le persone non cambiano, questo è vero, ma le abitudini quelle sì, si possono modificare. Secondo Amy Sutherland, giornalista e ricercatrice americana, gli uomini sono addomesticabili esattamente come gli aminali. Basta utilizzare le stesse tecniche dei domatori. Tutto è nato quando, per ragioni di lavoro, Amy ha dovuto studiare da vicino e per mesi il lavoro degli addestratori di animali selvatici. Delfini che imparano a girare su se stessi a comando, elefanti che dipingono con la proboscide, gattopardi che porgono la zampa per farsi tagliare le unghie, iene che piroettano a ritmo di musica, babbuini che vanno sullo skateboard. «Se loro riescono a far fare a una bestiolina tutto quello che vogliono - ha pensato - io posso riuscire a far raccogliere a mio marito i calzini sporchi che lascia regolarmente sul pavimento».

Tornata a casa Amy ha immediatamente messo in pratica le tecniche che aveva imparato e poi ha scritto un libro ("What shamu taught me about a happy marriage", ovvero quel che le orche assassine mi hanno insegnato per un matrimonio felice). Se l'animale - o il marito - mette in pratica un comportamento negativo e/o che si vuole modificare, lo si deve ignorare. È importante che non ci sia alcun contatto visivo. Se invece fa qualcosa di gradito, gli si deve dare una ricompensa. «Prima mi infuriavo quando lasciava i calzini in giro, lo sgridavo, lui se ne fregava e io mi sentivo offesa e non rispettata. Poi ho usato il metodo dell'ammaestratore di delfini. Quando ho visto i suoi vestiti sul pavimento li ho scavalcati tenendo lo sguardo alto, come se non li avessi visti. Non ho detto nulla e non li ho raccolti. Dopo un po' lui timidamente ha preso qualcosa dal mucchio e l'ha messo nel cestino accanto alla lavatrice. Allora gli sono andata incontro festante, gli ho dato un bacio e gli ho detto "grazie amore!" e gli ho dato un pò di intimità. Da lì in poi ha cominciato a farlo sempre più spesso e io lo premiavo sempre più. Risultato? Niente più calzini in giro per casa».

Stessa cosa quando gli uomini cercano qualcosa che hanno perso e poi magari ce l'hanno davanti al naso: se chiedono aiuto bisogna fingere di non sentirli. In men che non si dica si arrangeranno e impareranno a non chiedere più. Se ritardano a un appuntamento, nessuna sceneggiata, nessuna sgridata, nessuna lamentela. Ma se arrivano in tempo, li si premia con tante moine. Se gironzolano in cucina mangiucchiando tutto quel che trovano mentre la cena è in preparazione, li si tiene lontani con una ciotolina di stuzzichini (carote crude, olive, patatine, salatini...) appoggiata sul tavolo nell'altra stanza esattamente come si fa con gli animali, li si attrae dove si vuole col cibo. Il risultato è strabiliante, dice la Sutherland.

In Inghilterra la BBC qualche anno fa ha mandato in onda un documentario in cui le donne, a insaputa dei mariti, utilizzavano sui coniugi ignari le tecniche insegnate loro da una addestratrice di cani. La riuscita era ottima, ma gli uomini si sono offesi e hanno sommerso di proteste l'emittente, che s'è dovuta scusare ufficialmente.

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