dal link http://archiviostorico.corriere.it/1996/giugno/23/Tradire_bene_alla_coppia__co_0_96062312638.shtml
Michael Douglas malato di sesso? Macche' , la sexual addiction, ovvero la dipendenza sessuale, e' solo un' invenzione americana, un alibi per giustificare un comportamento libertino". Qualche mese fa si era parlato di questa nuova malattia, di cui soffrirebbero, oltre all' attore figlio di Kirk, in prevalenza gli uomini tra i 30 e i 40 anni. Ma il primo convegno nazionale dedicato alla coppia, che si e' concluso ieri a Torino (per i venticinque anni di attivita' della scuola italiana di sessuologia clinica fondata da Willy Pasini e Giorgio Abraham), ha sgombrato il campo da equivoci.
Ma se l' irrefrenabile bisogno di sesso e' piu' maschile, la smania di tradire e' piu' femminile. E non solo perche' le adultere sarebbero il 70 per cento delle donne (i maschi il 55 per cento), ma perche' oggi sembra che "la multiproprieta' sessuale piace alle donne". Spiega il sessuologo Perrotta: "Spesso le donne mi dicono che, dopo aver vissuto una storia di sesso puro e liberatorio, tornano a casa e si addormentano felici tra le braccia del proprio marito. Insomma, vivono l' adulterio come uno slancio verso nuovi rapporti". Il vecchio mito di Penelope che aspetta a casa il ritorno del marito e' davvero tramontato. Spiega ancora Perrotta: "L' essere umano ha due bisogni fondamentali: la sicurezza e la curiosita' . Non appena viene soddisfatto il primo, scatta la curiosita' e ci si guarda attorno". I traditori sono dunque solo dei curiosi? "Beh no, si tradisce anche per avere conferme, per migliorare l' immagine di se' , per vendetta, per salvare la coppia, per il gusto del nuovo, per una forte esigenza sessuale.
Quello che vorrei sottolineare e' che l' adulterio ha degli aspetti positivi, non e' solo peccato. L' amante consente di tornare a casa piu' appagati e dunque di vincere la noia.
"Se non crea danno. L' importante e' rispettare sempre il proprio partner, non invadere il territorio della coppia, mantenere la riservatezza ed evitare di far incontrare i due antagonisti".
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V.M.
Pagina 17
(23 giugno 1996) - Corriere della Sera
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