mercoledì 26 novembre 2008

da tradinenti.net

Ciao sono Mary e sto rispondendo alla tua indagine perché sono disperata. Non ho mai tradito il mio ragazzo finora e stiamo insieme da quasi quattro anni. Recentemente ho scoperto che lui, invece, mi ha tradito con una sua collega di lavoro. Da quanto mi è stato riferito si è trattato solo di un episodio, ma chi può dire che la cosa sia finita li? E se invece stesse continuando? Come possono lavorare insieme come se nulla fosse successo dopo avere fatto l'amore? Sono veramente confusa, sospettosa e pessimista. Lui ha un carattere un po’ particolare, un po’ difficile: non sopporta le scenate di gelosia e si irrita quando si parla o si teorizzano possibili tradimenti da parte sua. Questo mi ha impedito di parlargli apertamente su ciò che avevo saputo del suo flirt con la collega. Avevo paura di perderlo e in più speravo che l'accaduto fosse stato veramente episodico. Insomma, ho cercato di chiudere la vicenda tra me e me perdonandolo. In realtà non ci sono riuscita per niente perché continuo a pensare alla cosa e vivo nella paura e nel sospetto che lui mi possa tradire da un momento all'altro. Insieme allo sconforto vivo anche un sentimento di impotenza misto a rabbia, dovuto al fatto che su questi argomenti non si riesce a comunicare con lui. Una gran rabbia per essere stata tradita, ferita, ingannata e illusa. Per questo insieme di ragioni ho deciso di tradirlo a mia volta. Non so quando, non so con chi, ma presto o tardi lo farò. Sento il bisogno di fare qualcosa, di muovermi, di reagire, di uscire da questo stato di immobilità. Ho anche una gran voglia di ribellarmi, di fargliela pagare e di pareggiare i conti. Non so quale sarà il mio stato d'animo dopo che avrò tradito il mio ragazzo, ma una cosa è certa: non potrò stare peggio di quanto mi senta in questo momento. Si, lo farò. Credo che non avrò proprio nulla da perdere... -------------------------------------------------------------------------------



Non so se faccio bene o male a mandarti la mia storia via e-mail, però c’è un qualcosa in questa tua iniziativa che stuzzica il lato curioso del mio carattere. Ti racconterò perché tradisco il mio convivente. Mi raccomando, pretendo il massimo anonimato sul mio indirizzo e-mail. Allora, lui è uno che oggi da tutto per scontato, dalla mia presenza al suo fianco, al nostro futuro insieme. Quindi, pensa di non avere nessuna necessità di coltivare il nostro rapporto di coppia come faceva qualche anno fa, quando per conquistarmi ce ne metteva di energia… Pensa che, oltre a farmi tutte le carinerie di rito, mi inviava quotidianamente (non scherzo, tutti i giorni!) una poesia via e-mail con il computer dell’ufficio. Dopo avermi conquistata ed avermi convinta a vivere assieme a lui, ha abbassato totalmente il livello delle attenzioni nei miei confronti. Rapportini veloci con cadenza periodica ben scandita, niente fiori, niente sorpresine, niente complimenti, niente poesie. In pochi mesi la nostra convivenza si è completamente routinizzata e svuotata di ogni stimolo. Oggi lo tradisco con un nostro collega di lavoro (lavoriamo tutti tre nella stessa azienda) che, desiderandomi in modo spropositato, ha avuto la forza, il coraggio, la pazienza di credere nell’impresa di una conquista impossibile. Impossibile perché inizialmente ero “molto” innamorata del mio uomo, impossibile perché il mio uomo è il nostro capo, impossibile perché il mio uomo ha (sulla carta) tante qualità estetiche ed intellettuali che il mio amante non ha. Eppure, mi ritrovo a donare il mio corpo, corredato di giochini erotici particolari che non ho mai fatto con nessun altro prima d’ora, ad una persona apparentemente insignificante, molle, grigia. Il mio amante però ha avuto la sensibilità e l’intelligenza di capire la mia condizione e ha saputo darmi, al momento giusto, quello che cercavo: tenerezza, complimenti, attenzioni. Il mio uomo non ha avuto altrettanta sensibilità ed intelligenza. Ti chiederai perché continuo a vivere insieme ad un uomo che non sa darmi quello che cerco. Ci ho pensato spesso e la risposta che trovo continuamente è la pigrizia mentale. Vedi, il mio amante per il sesso e le tenerezze va bene, ma non ci vivrei mai insieme. Pubblicamente me ne vergognerei. Invece, la routine di vita che ha imposto il mio uomo mi da certezze e garanzie di cui ho comunque bisogno. Troppo complicato cambiare e ricominciare tutto da capo. E poi… pubblicamente e socialmente siamo veramente una bella coppia, perché rovinare questa bella icona? Ecco, ti ho raccontato una storia che non ho avuto il coraggio di raccontare neanche alla mia migliore amica. Strana la vita vero?
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